Test Nikkor

Nikon 85mm f/1.8 AF D

Articolo pubblicato anche su Nikonland.eu, il portale dei Nikonisti Italiani http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/forum/150-io-lo-uso-cosi-ottiche-fisse/

L’85mm 1.8 è un’ottica da ritratto ma grazie alle sue caratteristiche può essere utilizzato come universale, facendo attenzione a non utilizzarlo indiscriminatamente.
Lo presi nuovo un anno fa, sfruttando un’occasione Nital, per utilizzarlo per la fotografia sportiva.

Sportivamente, ne ho sperimentato l’uso in varie situazioni e con un pò di esperienza evito di utilizzarlo in certi frangenti. C’è qualche problema nell’uso verso il tramonto: in quei minuti bisogna aumentare gli ISO tenendo però il tempo limite attorno a 1/1000. Inizialmente ero restio a salire troppo con gli ISO e cercavo di risolvere con il diaframma aperto, anche a tutta apertura. Ho verificato però che i risultati non erano buoni, l’immagine non risultava a fuoco, come se a 1.8-2 l’autofocus andasse un pò in difficoltà. Chiudendo a 2.8 e portando gli ISO in auto sino a 3200, la cosa si è risolta. Secondo problema, la distanza di ripresa. Inizialmente avevo il 70-300 e l’85. Con poca luce ho provato a usare l’85 anche a distanze di 20-25 metri con l’idea poi di croppare, ma i risultati sono stati deludenti, l’immagine risultava come se fosse sbiadita. Ora, conoscendo meglio l’obiettivo e come si comporta lo utilizzo per fotografare a una distanza entro gli 8 metri circa per le foto nelle gare di mezzofondo nelle quali si corre in prima corsia e posso stare dentro la pista in quinta o sesta corsia, scattando a figura intera o mezzobusto. Poi nelle gare su strada e nelle gare di lanci (peso e giavellotto), nelle gare di alto e asta e, quando lo spazio non me lo consente, nelle gare di lungo e triplo. Idealmente le gare di lungo e triplo è meglio farle con un 180 o un 300 per disintegrare con lo sfocato lo spazio dietro l’atleta. Generalmente scatto sovraesponendo di 1/3 di stop per rendere l’immagine meglio leggibile, però con l’85mm ho visto che non è necessario, va già bene con la corretta esposizione. Parlando di post produzione, il contrasto va bene natio, se lo aumento lo faccio di pochissimo, mentre nei picture control dedicati all’85 lascio il contrasto in posizione neutra.

Uso l’85 per qualche ritrattino mezzo busto e mi diverto a giocare con la profondità di campo utilizzandolo spesso a tutta apertura e non ho avuto i problemi succitati. Mi piace fare qualche conversione in bianco e nero con l’85mm perché fra gli obiettivi che ho e ho avuto (24mm 2.8, 35mm 1.8, 50mm 1.8, 50mm 1.4 G, 180mm 2.8 e 70-300 VR) mi pare quello più incline, forse per il contrasto dell’ottica.

Nelle foto panoramiche o di particolari, l’85 è strepitoso. Lo uso fra 5.6 e 8 con grande soddisfazione e apprezzo tantissimo l’assenza di distorsione. Ottimi pure i colori delicati che restituisce.

Partiamo da qualche esempio nei concorsi, qui nel giavellotto.
f/4 – 1/800 – ISO 200

 

 

 

 

 

 

Passiamo poi al peso.

f/4 – 1/2000 – ISO 200

 

 

 

 

 

 

Nel salto in alto l’85mm consente di riprendere da una posizione giusta: né troppo lontano (pericolo giudici in mezzo) né troppo vicino (fastidio per l’atleta).

f/2.8 – 1/2000 – ISO 200

 

 

 

 

 

 

Nel salto con l’asta l’85mm rispetto per esempio a un 50mm consente di riprendere dalla posizione giusta anche la seconda parte della rincorsa.

f/4 – 1/2500 – ISO 200

 

 

 

 

 

 

E’ meglio fotografare lungo e triplo con un teleobiettivo luminoso, ma non sempre è possibile.

f/2.8 – 1/1000 – ISO 360

 

 

 

 

 

 

Qui sempre lungo, di notte e da lontano però a f/2, mi pare nitido.

f/2 – 1/500 – ISO 2000

 

 

 

 

Ritratto in corsa durante un 1500, mi pare l’ambito migliore.

f/4 – 1/1250 – ISO 200

 

 

 

 

 

 

Qualche esperimento, utilizzando l’85 alla stregua di un grandangolo cercando di mettere a fuoco tutti gli atleti.

f/4 – 1/500 – ISO 1400

 

 

 

 

Ecco il problema nella messa a fuoco verso il tramonto, a diaframmi aperti, del quale parlavo.

f/2 – 1/1000 – ISO 1600

 

 

 

 

 

 

Un piccolo panning: anche senza VR mi pare se la cavi benino.

f/4.5 – 1/60 – ISO 200

 

 

 

 

 

 

Cambiamo ambito e passiamo alle panoramiche: veduta stretta della Cattedrale di Cagliari.

f/8 – 1/640 – ISO 200

 

 

 

 

Per finire, ritrattini a tutta apertura con Narsil in luce ambiente.

f/1.8 – 1/125 – ISO 1100
Conversione in bianco e nero a TA e luce ambiente.
f/1.8 – 1/125 – ISO 800
Back to top button