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Intervista a Luca Barbini, medaglia d’argento ai Campionati Italiani Cadetti

Il protagonista sardo dei Campionati Italiani Cadetti 2014 è stato Luca Barbini. Atleta dell’Amsicora Cagliari, Luca si era presentato forte del minimo A nel salto triplo, disciplina che però ha scelto di “passare” per dedicarsi alle prove multiple. Il risultato è stato ottimo: medaglia d’argento e miglioramento di 422 punti tabellari sul suo Record Sardo.

Quindicenne dall’occhio sveglio e dalla battuta pronta, Luca ha risposto alle nostre domande nelle righe a seguire.

Perché hai voluto fare il pentathlon invece del triplo, disciplina nella quale avevi il minimo A?
Ho preferito cimentarmi nelle prove multiple perché le trovo più appassionanti. Ho ritenuto che cimentarmi nelle diverse discipline, in questa fase, fosse per me più stimolante ed utile anche per le eventuali scelte future.

Quando hai realizzato che potevi lottare per una medaglia?
La conquista del record sardo, durante le gare di Oristano, è stato il primo vero passo verso la scelta del pentathlon: mi sono reso conto, confrontandomi con gli allenatori e documentandomi sui risultati a livello nazionale, che avevo buoni numeri e che, con degli allenamenti specifici, ero in grado di aspirare a risultati soddisfacenti. Nel corso della gara il miglioramento dei miei personali ha incrementato l’entusiasmo e, l’essere alla fine della prima giornata secondo in graduatoria, mi ha chiaramente dato soddisfazione e speranza.

Hai ottenuto 5 personali su 5 gare: come ci sei riuscito?
Credo con il metodo che usano tutti: allenandosi! Avevo deciso di affrontare seriamente la sfida e grazie all’aiuto degli istruttori e ad un costante allenamento sono riuscito a migliorare tutte le mie prestazioni, quello era il mio obiettivo principale. Sono molto contento.

Ti aspettavi di essere il migliore tra i sardi?
Sinceramente, no. Speravo di entrare nei primi 8 della classifica e nel frattempo è arrivato il podio. Non pensavo che sarei stato l’ unico… anche perché c’erano altri atleti più accreditati di me.

La mancata convocazione di Gianpietro Fronteddu ha turbato l’atmosfera della rappresentativa?
Sicuramente a noi tutti avrebbe fatto piacere poter gareggiare con Gianpietro, è uno dei nostri. E’ stata un po’ una delusione per tutti.

L’anno prossimo diventerai Allievo: su quali discipline conti di concentrarti maggiormente? Abbandonerai le prove multiple?
Assolutamente no. Come dicevo, le prove multiple, seppure faticose, sono molto stimolanti e io credo di poter migliorare continuando con gli allenamenti. Dovrò sicuramente lavorare sulla gara dei 1.000 metri…anche perché diventeranno 1.500! Passare alla categoria “allievi” sarà sicuramente impegnativo (dovendo conciliare gli allenamenti con il resto) ma… non vedo l’ora!

A chi dedichi questa medaglia?
Questa medaglia la dedico a tutti coloro che mi hanno aiutato e sostenuto. Un ringraziamento particolare va agli allenatori che mi seguono da anni!

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